La nostra idea di curricolo

Il curricolo di Italiano

 

Premessa

 

"Lo sviluppo di competenze linguistiche … è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l'esercizio pieno della cittadinanza, per l'accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il successo scolastico in ogni settore di studio"-Indicazioni per il curricolo. Roma 2007 pag. 49.

Premessa tanto ovvia quanto difficilmente perseguibile, che ha in sé tutte le motivazioni che hanno spinto noi insegnanti ad un ripensamento approfondito su ciò che andavamo insegnando, su come lo stavamo insegnando, sulla insufficienza -sempre più chiaramente percepita- dei risultati ottenuti.

Consapevoli che la formazione delle competenze ha bisogno di un lavoro lungo ed approfondito, che non è raggiungibile con procedure automatiche o frammentarie e che le discipline sono lo strumento attraverso il quale quelle competenze la scuola si prefigge di raggiungere, abbiamo scelto la via dello studio della disciplina, della ricerca  di percorsi adeguati agli alunni e per essi efficaci, dell'incontro con un esperto tutor in grado di indirizzarci e sostenerci nell'attività di sperimentazione che abbiamo ritenuto necessario intraprendere.

La costruzione del Curricolo di Italiano del nostro Istituto ha avuto inizio con la sperimentazione dei percorsi ideati dalla nostra tutor Prof.ssa Maria Piscitelli e pubblicati nel testo-Proposte per il curricolo verticale- Tecnodid.

 

Le caratteristiche della sperimentazione

 

La sperimentazione del curricolo ha comportato, da parte nostra, la responsabilità di discernere ciò che serve da ciò a cui si può e, a volte, si deve rinunciare, perché frammentario, inutile, nozionistico, inadeguato rispetto ai bisogni ed alle capacità dei nostri alunni. Abbiamo dovuto individuare i saperi irrinunciabili ed interrogarci su come veicolarli.

Abbiamo iniziato da percorsi già sperimentati altrove, ma con la consapevolezza e, talvolta la necessità, di imboccare strade diverse, nuove, sempre perfettibili, utili comunque a raggiungere la meta da non perdere di vista.

Le attività sperimentate hanno avuto sempre inizio dal materiale linguistico autentico - raccolto dall'ambiente in cui sono immersi i ragazzi - e ci hanno consentito di andare oltre al punto di partenza, sviluppando in blocco le abilità del parlare, del comprendere, dello scrivere e del riflettere sulla lingua, affrontando in modo graduale e ricorsivo le difficoltà.

La gradualità è stata determinata dal dover tener conto delle tappe cognitive e dei bisogni formativi dei nostri alunni, individuati nel loro percorso scolastico; la ricorsività dalla necessità di ritornare più volte sugli apprendimenti, a distanza di tempo, cercando ogni volta di consolidare quanto già appreso, ma anche di scorgere qualcosa da aggiungere, qualcosa di nuovo, colto osservando da una nuova prospettiva (ricorsività poliprospettica-Proposte per il curr. Cit.pag. 19).

I percorsi:

  • sviluppano nel tempo le diverse tipologie testuali, tenendo conto delle tappe e degli snodi dello sviluppo cognitivo degli alunni, con particolare attenzione all'oralità intesa proprio come genere testuale.

  • Si avvalgono dell'immaginario come stimolo alla creatività e come primo, significativo contatto con il " letterario".

  • Accompagnano gli alunni nella comprensione e nella produzione di testi scritti, con modalità differenziate e sempre motivanti, tali da intercettare e valorizzare, ad un tempo, le capacità creativo/produttive di ciascuno.

Le attività stimolano inoltre a molteplici pratiche di riflessione sulla lingua (grammatica del testo, del discorso, della frase) che scaturiscono dai testi ed aiutano a comprenderli.

La didattica privilegiata è quella di tipo laboratoriale, che utilizza un approccio alla disciplina attivo e dinamico, mai passivo e puramente esecutivo.

 

 

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Il curricolo
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